Come registrare un contratto di affitto: novità 2020

Come registrare un contratto di affitto all’Agenzia delle Entrate? A chi spetta la procedura, con quali costi ed entro quali termini?

  • in quali casi?
  • entro quando?
  • dove?
  • come?

 

 

Registrare un contratto di affitto: in quali casi?

Tutti i contratti di locazione o affitto (ossia la locazione di un bene produttivo, per es. un negozio) di beni immobili devono essere registrati dall’inquilino o dal proprietario all’Agenzia delle Entrate. Devono essere versati imposte di registro e bollo in relazione al valore del contratto.

 

Devono essere registrati anche i contratti con Airbnb?

Tendenzialmente no. Infatti è obbligatorio registrare unicamente i contratti di locazione che superano i 30 giorni complessivi all’anno. Mentre di solito i contatti di locazione con Airbnb sono inferiori ai 30 giorni.

 

Registrare un contratto di affitto: quando?

I contratti di locazione devono essere registrati entro 30 giorni dalla data di stipula.

 

Registrare un contratto di affitto: dove?

La registrazione del contratto di locazione può essere fatta presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate o anche telematicamente (tramite FISCONLINE o ENTRATEL). Quest’ultima soluzione è obbligatoria per chi possiede almeno 10 immobili e per gli agenti immobiliari, mentre è facoltativa per tutti gli altri utenti.

Puoi registrare il contratto presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate e non necessariamente presso l’ufficio competente territorialmente in base alla tua residenza.

 

Documenti necessari registrare il contratto

Per registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate devi portare la seguente documentazione:

 

Delegare la registrazione del contratto: si può?

Fortunatamente SI, puoi delegare la registrazione del contratto ad un commercialista ma assicurati che abbia l’abilitazione al servizio ENTRATEL.

 

Imposte sul contratto di affitto

L’importo dovuto dell’imposta di registro varia a seconda della tipologia di immobile:

  1. FABBRICATO ABITATIVO: 2% del canone annuale per il n. degli anni
  2. FABBRICATO STRUMENTALE: 1% del canone se il locatore è tenuto a pagare l’IVA
    2% del canone negli altri casi
  3. FONDI RUSTICI: 0,5% del canone annuale per il n. degli anni

L’imposta di registro è dovuta con un minimo di € 67,00 al momento della registrazione, mentre negli anni successivi non è previsto alcun importo minimo. Se decidi di versare l’imposta di registro per più annualità in una unica soluzione puoi avvantaggiarti di una riduzione.

Anche la risoluzione del contratto è soggetta ad imposta di registro.

Registrare un contratto di affitto in regime di “cedolare secca”

Nel caso di adesione al regime sostitutivo della cedolare secca (d.lgs n. 23 del 2011) non devi versare l’imposta di registro e l’imposta di bollo, ma devi comunque registrare il contratto e versare l’imposta sostitutiva (acconto e saldo) negli stessi termini dell’IRPEF.

La misura ordinaria è pari al 21% del canone pattuito e può essere minore in ragione di particolari tipologie contrattuali (es. locazioni a canone concordato, così dette 3+2)

Ricordati che la cedolare secca può essere applicata anche ai contratti di locazione per i quali non sussiste l’obbligo di registrazione (es. affitti con Airbnb e affitti brevi)

PER APPROFONDIRE:

Per approfondimenti consultare la guida alla registrazione di un nuovo contratto – normativa e prassi – dell’Agenzia delle Entrate.