Come recuperare soldi da società fallita

Per recuperare i soldi da una società fallita puoi fare domanda di ammissione al passivo.

Il creditore di una società fallita può quindi sperare di recuperare i propri soldi attraverso una procedura chiamata “domanda di insinuazione al passivo” fatta al tribunale.

 

insinuazione al passivo fallimento

 

Una volta che una società fallisce non puoi più riscuotere il tuo credito dalla società, ma dovrai presentare una richiesta al curatore fallimentare (il soggetto che gestisce la società fallita).

Che cos’è domanda di ammissione al passivo?

La domanda di ammissione al passivo (anche insinuazione al passivo) è la richiesta con cui puoi chiedere il tuo credito al fallimento. Tale credito verrà inserito nello stato passivo del fallimento (l’elenco dei creditori del fallimento).

 

In cosa consiste la domanda di ammissione al passivo?

La domanda di ammissione al passivo consiste in un ricorso da inviare all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata del curatore fallimentare. Anche gli eventuali allegati (fatture, contratti…) devono essere inviati al medesimo indirizzo PEC. Mentre gli eventuali titoli di credito (assegni, cambiali…) devono essere depositati presso la cancelleria del Tribunale.

 

Recuperare soldi da società fallita: posso farlo da solo?

Si, il ricorso relativo all’insinuazione al fallimento può essere presentato personalmente (per la redazione puoi farti aiutare da un consulente fiscale). In alternativa il creditore potrà farsi assistere da un avvocato per la preparazione e per l’invio del suddetto ricorso.

Recuperare soldi da società fallita: cosa deve contenere il ricorso?

Il ricorso naturalmente deve contenere:

1. L’indicazione della procedura fallimentare cui si intende partecipare;

2. La somma che si intende chiedere al passivo (comprensiva di interessi);

3. La breve esposizione dei fatti e degli elementi di diritto che costituiscono la ragione della domanda di insinuazione;

Se è omesso o assolutamente incerto uno di questi elementi 1), 2) o 3) il ricorso è inammissibile, per cui ,non viene esaminata la domanda. Eventualmente si potrà predisporre un nuovo ricorso.

4. L’eventuale indicazione di un titolo di prelazione, nonché la descrizione del bene sul quale la prelazione si esercita, se questa ha carattere speciale;

Se è omesso o assolutamente incerto il requisito di cui al n. 4), il credito è considerato chirografario (ovvero senza prelazione)

5. L’indicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata, al quale ricevere tutte le comunicazioni relative alla procedura, le cui variazioni è onere comunicare al curatore

Se è omessa l’indicazione di cui al terzo comma, n. 5), nonché’ nei casi di mancata consegna del messaggio di posta elettronica certificata per cause imputabili al destinatario le comunicazioni del curatore verranno trasmesse alla cancelleria fallimentare del Tribunale.

 

Cosa sono le prelazioni?

In estrema sintesi le prelazioni sono rappresentate da privilegi, pegno e ipoteche. I privilegi sono previsti per legge.

I crediti garantiti da privilegio, ipoteca e pegno vengono pagati prima dei crediti che non sono supportati dalle suddette prelazioni (crediti chirografari).

Esempi di privilegi sono quelli che scaturiscono da un rapporto di lavoro, da una prestazione professionale, dalle locazioni, dai tributi.

 

Recuperare soldi da società fallita: come presentare ricorso?

Per presentare il ricorso è necessario seguire questi semplici passaggi:

  1. Predisporre la domanda in forma cartacea;
  2. Stamparla e firmarla
  3. Effettuare una scansione della stessa in formato pdf
  4. Predisporre gli allegati in formato pdf
  5. Inviare all’indirizzo PEC del curatore il ricorso in pdf e gli allegati in formato pdf

Dove trovo i dati del fallimento e l’indirizzo PEC del curatore?

Il curatore è obbligato ad inviare a tutti i creditori una comunicazione (ex art. 92 L.F.) dove sono indicati:

  • tutti i dati del fallimento (denominazione, n. di Registro Generale (n. R.G.),
  • data di emissione e deposito della sentenza di fallimento,
  • data dell’udienza dello stato passivo
  • in generale tutti i dati per effettuare la domanda di ammissione al passivo del fallimento.

Entro quando devo inviare il ricorso?

Il ricorso e gli allegati devono essere trasmessi alla PEC del curatore fallimentare entro 30 giorni prima della data fissata per l’esame dello stato passivo. Tale data è comunicata ai creditori dal curatore con la suddetta comunicazione ex art. 92 L.F. I crediti inviati entro tale termine sono definiti tempestivi.

I ricorsi trasmessi alla PEC del curatore fallimentare oltre tale termine (30 giorni prima dell’udienza per l’esame dello stato passivo) ed entro 12 mesi dalla data di dichiarazione del fallimento sono considerati tardivi e sono comunque ritenuti validi per ottenere il proprio credito da parte della procedura fallimentare.

 

La normativa di riferimento ammissione al passivo è contenuta nell’art. 93 Legge Fallimentare.