Bonus casa 2020: tutte le novità della Legge di Bilancio

Bonus casa 2020. La Legge di Bilancio 2020 ha prorogato le detrazioni fiscali per lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica Ecobonus, Sismabonus e Bonus verde fino al 3 dicembre 2020.

 

Bonus ristrutturazioni

 

I figli crescono e stai pensando di ristrutturare la loro cameretta? Oppure, il bagno è un po’ vecchio e vorresti rimodernarlo?

Nel tuo condominio vorrebbero sostituire la caldaia, ma non sei convinto?

Grazie al Bonus casa 2020 sono molti i vantaggi fiscali che potresti ottenere con questi tipi di interventi!

 

In base alle novità previste dal Decreto Crescita, a partire dal 1° luglio 2019 è possibile beneficiare di uno sconto immediato in fattura per lavori di riqualificazione energetica o antisismici in alternativa alla detrazione fiscale (dal 50% all’85% spalmabile in 10 anni).

 

Ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico di abitazioni o di parti comuni di un condominio sono due tipi di spese che danno diritto a importanti detrazioni da indicare nelle dichiarazioni fiscali 730 e Unico.

 

Devi sapere che la Legge di Bilancio 2020 ha confermato le detrazioni per le ristrutturazioni nella misura del 50% e le detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici nella misura rafforzata del 65%.

Ecco tutte le novità sui nuovi Bonus casa 2020:

 

Detrazioni del 50% per ristrutturazioni edilizie

Quando ristrutturi la tua casa o una parte di essa puoi detrarre il 50% della spesa, fino a un massimo di 96 mila euro per unità immobiliare, da ripartire in 10 quote annuali.
In particolare, la detrazione riguarda qualsiasi immobile residenziale, sia abitazione principale che seconda casa o affittato.

Gli interventi che danno diritto alla detrazione del 50% sono molti. La ristrutturazione edilizia può riguardare:

  • l’ampliamento e la realizzazione ex novo di bagni, finestre, mansarde, porte;
  • restauro conservativo;
  • manutenzione straordinaria;
  • interventi per l’installazione di elementi come ascensori, scale di sicurezza, abbattimento di barriere architettoniche o cablatura degli edifici;
  • interventi per la bonifica dall’amianto;
  • le spese per l’acquisto dei materiali, per la progettazione, le perizie e i sopralluoghi nonché gli oneri di urbanizzazione (del Comune);
  • manutenzione ordinaria, se gli interventi se fanno parte di un progetto più vasto di ristrutturazione. Sono sempre agevolabili, invece, se  riguardano parti comuni condominiali.

Riqualificazione energetica e antisismica

Grazie al Decreto Crescita se devi eseguire lavori di riqualificazione energetica o antisismici puoi ottenere la classica detrazione fiscale (dal 50% all’85% spalmabile in dieci anni) oppure chiedere uno sconto immediato sulle fatture da parte dell’impresa che realizza i lavori.
In tal caso l’impresa potrà farsi rimborsare l’importo scontato dallo Stato tramite un corrispondente credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione in cinque anni.

 

Detrazioni del 70/80% per interventi antisismici

Sono state introdotte regole specifiche per usufruire della detrazione delle spese per gli interventi antisismici. L’agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2021 per interventi autorizzati a partire dal 1° gennaio 2017.

Per questi interventi, la detrazione è del 70% (del 75% per interventi sulle parti comuni), per un totale massimo di 96 mila euro per unità immobiliare, quando, grazie agli interventi, si riduce il rischio sismico dell’immobile facendolo passare ad una classe di rischio inferiore.

Se la riduzione è di due classi, la detrazione arriva all’80% (dell’85% per interventi sulle parti comuni) delle spese sostenute.

Le detrazioni riguardano anche l’acquisto di case antisismiche se gli immobili danneggiati si trovano in zone a rischio e devono essere demoliti e ricostruiti interamente.

 

Ecobonus 2020 per risparmio energetico

La bolletta di luce e gas è sempre più salata per colpa è dei vecchi infissi o della caldaia?

Hai deciso che è arrivato il momento per cambiare finestre ed infissi oppure vuoi sostituire la caldaia?

Anche in questo caso puoi sfruttare il Bonus casa 2020, ma devi sapere che ne caso di riqualificazione energetica degli edifici puoi detrarre fino al 65% della spesa.

Queste le spese che puoi detrarre al 50%:

  • acquisto e installazione di finestre, infissi, grate, recinzioni, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento, zanzariere;
  • acquisto e posa di impianti di climatizzazione invernale caldaie a condensazione classe A o di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Se l’impianto è dotato di sistemi di termoregolazione evoluti è riconosciuta la detrazione più elevata del 65%;
  • telecamere di videosorveglianza;
  • installazione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini.

L’agevolazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo e si applica sia agli interventi sulle singole unità immobiliari, sia a quelli sulle parti comuni condominiali.

Per ogni tipologia di intervento sono previsti specifici limiti di spesa detraibile.
Si va da un limite minimo di detrazione di 30.000 euro per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale ad un massimo di 100.000 euro di detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti. Per l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi la detrazione massima è di 60.000 euro per unità immobiliare.

Qui trovi la guida dell’Agenzia delle Entrate con un elenco completo degli interventi agevolabili:

Ecobonus 2020 e detrazioni: come funziona?

Per avere diritto all’Ecobonus o alle detrazioni, devi effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale dove risultino:

  • la causale del versamento
  • il riferimento di legge (art. 16 bis Dpr 917/86 per le ristrutturazioni, Legge 296/2006 per il risparmio energetico)
  • il tuo codice fiscale o quello del beneficiario della detrazione
  • il codice fiscale o numero di partita Iva dell’impresa che ha eseguito i lavori

 

Le spese di ristrutturazione che non è possibile pagare con bonifico (es. oneri di urbanizzazione) sono valide anche se assolte con altre modalità.

Occorre però conservare, in caso di controllo, le fatture dei lavori effettuati e le ricevute dei bonifici.

Inoltre, per avere diritto all’Ecobonus è necessario inviare all’Enea la documentazione richiesta entro 90 giorni dalla fine lavori, attraverso l’applicazione web dell’Enea.

E’ necessaria l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti che il lavoro risponda ai requisiti di legge; in alcuni casi è sufficiente la certificazione del direttore lavori o del produttore dei beni. Va anche acquisito l’attestato di certificazione o qualificazione energetica, con esclusione della sostituzione di finestre comprensive di infissi e della installazione di pannelli solari.

Per gli interventi terminati nel 2019 la comunicazione va trasmessa entro 90 giorni dalla data di fine lavori. Se la data di fine lavori è compresa tra il 1° gennaio 2019 e l’11 marzo 2019, il termine di 90 giorni decorre dall’11 marzo.