Decreto Rilancio: tutte le misure
Il Decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri è un intervento poderoso che mette in campo 55 miliardi di euro per sostenere imprese, artigiani, commercianti, professionisti, lavoratori e famiglie nella nuova fase di ripresa economica e sociale del Paese.
Obiettivo: supportare e rafforzare le attività produttive che hanno subito forti perdite di fatturato durante questa emergenza.

Le misure per lavoro e famiglia
1. BONUS 600 euro
Rinnovato per aprile il Bonus da 600 euro per professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO), artigiani, commercianti, coltivatori diretti, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo. Ai lavoratori del settore agricolo già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità prevista dal D.L. Cura Italia, per il mese di aprile 2020 sarà erogata un’indennità di importo pari a 500 euro.
A maggio 1.000 euro per i liberi professionisti titolari di partita Iva che hanno perso almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 e ai Co.Co.Co che hanno cessato il rapporto di lavoro.
2. BONUS COLF e BADANTI
500 euro mensili, per aprile e maggio 2020, spettano ai lavoratori domestici che al 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, a condizione che non siano conviventi col datore di lavoro.
3. Reddito di emergenza (Rem)
Entro il 30 giugno può essere richiesto il “reddito di emergenza”, destinato al sostegno delle famiglie con reddito Isee inferiore a 15.000 euro, patrimonio mobiliare inferiore a 10.000 euro (oltre a 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo complessivo di 20.000 euro), residenza in Italia del richiedente il beneficio economico.
Il Rem sarà erogato dall’INPS in due quote ciascuna pari all’ammontare di 400 euro. Tale indennità non è compatibile con altre misure a sostegno del reddito.
4. Fondo di integrazione salariale e assegno ordinario
L’Indennità di mobilità in deroga è prevista per i lavoratori senza cassa integrazione guadagni in deroga nel periodo dal 1° dicembre 2017 al 31 dicembre 2018 e senza l’indennità di disoccupazione NASpI. Tale indennità sarà erogata nel limite massimo di dodici mesi e in ogni caso con termine entro il 31 dicembre 2020, in continuità con la prestazione di Cassa integrazione guadagni in deroga.
5. Cassa integrazione e licenziamenti
Sale a 18 settimane la durata massima della Cassa integrazione salariale per le aziende che si trovano già in cassa integrazione straordinaria. Il decreto legge vieta i licenziamenti individuali per i prossimi cinque mesi.
6. Bonus babysitter e congedi
Il bonus babysitter sale da 600 euro a 1.200 euro. Il bonus è utilizzabile anche per l’iscrizione ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
Per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico e per il settore sanitario pubblico e privato il limite massimo è aumentato a 2.000 euro.
I genitori lavoratori dipendenti del settore privato possono chiedere un congedo fino a 30 giorni per i figli di età non superiore ai 12 anni, con una indennità pari al 50% della retribuzione e contribuzione figurativa.

Le misure per le imprese
1.Cancellata la rata IRAP di giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato senza vincoli di perdita di fatturato
La norma comporta l’esenzione dal versamento del saldo Irap 2019 e della prima rata 2020, pari al 40%, dovuta dalle imprese con un volume di ricavi compresi tra 0 e 250 milioni e dai lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi. Rimane fermo l’obbligo di versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019.
2. Stop versamenti IVA, ritenute e contributi fino a settembre
Le tasse di marzo, aprile e maggio sono rinviate al 16 settembre 2020. Sono poi sospesi fino al 31 agosto 2020 i pignoramenti su stipendi, salari e pensioni effettuati dall’agente della riscossione. Sospesi anche i pagamenti per avvisi bonari e avvisi di accertamento: per i pagamenti in scadenza tra l’8 marzo e il giorno antecedente all’entrata in vigore del decreto, i versamenti potranno essere effettuati entro il 16 settembre.
3. Stop a cartelle e atti di accertamento
Vengono rinviate al 1° settembre le notifiche di circa 22 milioni di cartelle esattoriali e al prossimo anno la consegna di 8,5 milioni di atti di accertamento
4. Cancellata Imu sugli alberghi e Tosap bloccata fino a ottobre
La misura vale 163,5 milioni e ferma anche la quota statale dell’Imu, che gli alberghi pagano come imprese e centri commerciali. Esentati fino al 31 ottobre gli spazi aggiuntivi di occupazione di suolo pubblico per bar e ristoranti.
5. Rafforzamento patrimoniale per le Pmi
Aiuti alle imprese oltre i 50 milioni di euro attraverso l’operazione “Patrimonio destinato” di Cassa depositi e prestiti. Per le imprese da 10 a 50 milioni di euro previste ricapitalizzazioni private con somme analoghe a quelle messe dai soci (“pari passu”). Previsto in tal caso lo stop a dividendi e distribuzioni di riserve In campo anche sostegni alle start-up innovative.
6. Aiuti a fondo perduto in base al fatturato
Aiuti a fondo perduto per le piccole imprese fino a 5 milioni di euro di fatturato con un indennizzo proporzionale alle perdite di fatturato subite ad aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019 e pari al:
- 20% per i fatturati fino a 400mila euro
- 15% per quelli fra 400mila e un milione di euro
- 10% sopra 1 milione di euro.
7. Taglio da 600 milioni per le bollette delle Pmi
Bollette più leggere per tre mesi per 3,7 milioni di piccole e medie imprese. Il taglio da 600 milioni consisterà in una rimodulazione delle componenti fisse della bolletta, come i costi di trasporto e gestione del contatore e gli oneri generali, per tutti i clienti non domestici alimentati in bassa tensione.
8. Ecobonus e sismabonus
Super detrazione del 110% delle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per interventi volti a incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus). Inoltre comprende la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
9. Bonus DPI
Credito di imposta del 60% delle spese sostenute nel 2020 per la sanificazione degli ambienti di lavoro e per i dispositivi di protezione individuale necessari al contenimento dell’epidemia. Il credito d’imposta spetta fino a un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario, nel caso di ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del terzo del settore. Il limite sale a 80.000 euro per la riapertura in sicurezza degli esercizi aperti al pubblico.
Decreto Rilancio: provvedimenti attuativi
L’obiettivo della Legge 34/2020 è di supportare e rafforzare le attività produttive che hanno subito forti perdite di fatturato durante questa emergenza. A distanza di una settimana dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio, mancano ancora i provvedimenti attuativi per regolarizzare le norme contenute nel decreto.
- Misure come il reddito di emergenza non necessitano di norme di attuazione.
- L’Agenzia delle entrate dovrà rendere operative misure come come il superbonus, i contributi a fondo perduto, il tax credit per le vacanze, o il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro.
- Il Mef dovrà adottare un decreto entro fine maggio per istituire un tavolo tecnico che monitorerà l’impatto dell’emergenza sanitaria ed economica su Comuni, Province e Città metropolitane.
- Il Mise dovrà definire le modalità di trasmissione delle asseverazioni tecniche sui requisiti necessari per accedere al superbonus.
- Il Viminale dovrà decidere le norme che prevedono il rimborso ai Comuni per il mancato gettito della tassa di soggiorno e le esenzioni Imu per il settore turistico mentre il Mibact dovrà individuare i destinatari dei 20 milioni assegnati al fondo per la promozione del turismo in Italia.
Approfondimenti
Qui puoi trovare il testo integrale del Decreto Rilancio